Obiettivo

L’obiettivo è diventare uno dei principali punti di riferimento per l’informatica aziendale facilitando il ciclo produttivo.

Crediamo che la competenza e disponibilità siano i nostri biglietti vincenti.

Quanto tempo dedicare al SEO duratne lo sviluppo di una pagina

Da 0 a 10 la scrittura dei title per i link e dell’alt per le immagini quanto influiscono positivamente la SEO?

In altre parole suppoinimo di avere 1 ora di tempo per impostare meta tag, title dei link (da non confondere con il title dalla pagina) e alt delle immaini di una pagina, quanto tempo investire per elaborare questi 3 aspetti?

  • Alt delle immagini: 7/10. L’attributo alt è cruciale per l’accessibilità (lettori di schermo per non vedenti) e fornisce un testo alternativo nel caso in cui l’immagine non venga caricata. Per la SEO, aiuta i motori di ricerca a comprendere il contenuto dell’immagine e può contribuire al posizionamento nella ricerca di immagini, portando traffico qualificato.
  • Meta Tag – title: 9/10. Il title tag è un fattore di ranking diretto rimane assolutamente pertinente e attuale nel 2025. Nonostante alcune evoluzioni negli algoritmi di Google, il title tag continua a essere uno degli elementi on-page SEO più critici. Ottimizzarlo correttamente non solo aiuta i motori di ricerca a comprendere il contenuto delle pagine e a posizionarle in modo appropriato, ma è anche un elemento cruciale per attirare clic qualificati.
  • Meta Tag – description: 6/10. La meta description non è più un fattore di ranking diretto per Google, ma è fondamentale per l’ottimizzazione del CTR (Click-Through Rate) nei risultati di ricerca. Una meta description accattivante e pertinente invoglia gli utenti a cliccare sul tuo link, il che può indirettamente influenzare il posizionamento (Lo sappiamo Google ci osserva e osserva il comportamento degli utenti mentre navigano).
  • Title dei link: 3/10. Hanno un impatto SEO inferiore rispetto ai meta tag e all’alt delle immagini, ma contribuiscono all’accessibilità, all’esperienza utente e, indirettamente, a una migliore comprensione della struttura del sito da parte dei motori di ricerca. Un title ben scritto può anche contenere parole chiave pertinenti, seppur con un peso minore.

Distribuzione del tempo (1 ora disponibile):

Se avessi un’ora di tempo (considerando una pagina complessa) per ottimizzare questi tre aspetti di una singola pagina, la distribuirei in questo modo:

  1. Alt delle immagini (25-30 minuti): Dedicherei la maggior parte del tempo a questo aspetto. Assicurandomi che ogni immagine rilevante abbia un attributo alt descrittivo, conciso e contenente parole chiave pertinenti al contesto dell’immagine e della pagina. È importante non “riempire” gli alt con troppe parole chiave, ma renderli naturali e utili.

  2. Meta title (15-20 minuti): Priorità assoluta al Meta Title, il tag HTML più influente per il ranking. Dedicherei la maggior parte del tempo alla sua elaborazione, creando un testo conciso (idealmente entro i 55-60 caratteri) che riassuma accuratamente il contenuto della pagina e integri le parole chiave primarie in modo naturale per massimizzare la pertinenza agli occhi dei motori di ricerca e l’attrattività per gli utenti.
    Meta description (5-10 minuti): Successivamente, verificherei e ottimizzerei il Meta Description. Anche se non è un fattore di ranking diretto, una descrizione ben scritta (circa 150-160 caratteri) è cruciale per migliorare il Click-Through Rate (CTR) nei risultati di ricerca. Mi assicurerei che integri un riassunto convincente del contenuto e un invito all’azione.

  3. Title dei link nel menù (10-15 minuti): Infine, dedicherei il tempo rimanente a rivedere i title dei link nel menù (se presenti e rilevanti sulla pagina specifica). Cercherei di renderli più descrittivi e orientati all’utente, come abbiamo discusso in precedenza, senza esagerare con l’inserimento di parole chiave.

Concludiamo e riassumiamo:

L’alt delle immagini ha un impatto diretto sulla comprensione del contenuto da parte dei motori di ricerca e sull’accessibilità, oltre a potenzialmente generare traffico dalla ricerca immagini. L’analisi di ogni immagine presente nella pagina, un compito che può richiedere tempo a seconda delle dimensioni del sito, è fondamentale non lascire l’attributo vuoto o troppo generico, lo sforzo iniziale ripagarà nel tempo.

I title dei link nel menù sono utili per l’accessibilità e l’esperienza utente, ma il loro impatto diretto sul ranking è minore rispetto agli altri due elementi.

Il title tag è un fattore di ranking diretto primario e va sempre ottimizzato con cura.

La meta description è cruciale per convincere gli utenti a cliccare dal SERP, influenzando indirettamente il posizionamento.

Importante: La stima della ripartizione oraria si basa su dati interni di sviluppo, proiettati su un’ora di lavoro come riferimento pratico. È fondamentale che gli esperti SEO forniscano i contenuti ottimali per i tag agli sviluppatori, e la tempistica indicata tiene conto anche di questa fase di collaborazione.

Teoria Backup 3-2-1 e ransomware la sicurezza dei dati

Che cos’è il principio del backup 3-2-1?

Il principio del backup 3-2-1 rappresenta una strategia fondamentale per garantire la sicurezza dei dati, attraverso la diversificazione delle copie e la loro distribuzione in varie posizioni. Questo approccio richiede almeno tre copie dei dati: due su supporti diversi e almeno una fuori sede, preferibilmente nel cloud.
Continua a leggere

Esplorando il Futuro del Web: I Vantaggi Intriganti dei CMS rispetto a WordPress per gestire il sito aziendale

Negli ultimi anni, l’evoluzione della gestione dei contenuti web ha portato alla crescita dei CMS headless come alternative agili e innovative rispetto alle piattaforme tradizionali come WordPress. In questo articolo, esamineremo più da vicino i motivi per cui sempre più sviluppatori e aziende stanno abbracciando il concetto di CMS headless e come si confronta con il ben noto WordPress.
Continua a leggere

SeaNet CMS Headless

CMS SEAnet offre una serie di caratteristiche che lo rendono un’opzione interessante per diversi tipi di aziende, tra cui:

Flessibilità e personalizzazione: SEAnet è un CMS headless, quindi offre un alto livello di flessibilità e personalizzazione. I contenuti possono essere creati e gestiti in modo centralizzato, ma possono essere visualizzati in modo diverso in base alle esigenze del front-end.
Scalabilità: SEAnet è progettato per essere scalabile per supportare un elevato traffico di utenti.
Sicurezza: SEAnet offre un livello di sicurezza elevato, grazie alla crittografia dei dati e all’autenticazione a due fattori.
Personalizzazione del back-end: SEAnet consente di personalizzare il back-end per soddisfare le esigenze specifiche dell’azienda. Questo può essere utile per aggiungere funzionalità o modificare l’interfaccia utente.
Continua a leggere

Google Chrome Indicatore sito sicuro

il lucchetto verde è stato un simbolo comunemente associato a un sito web protetto da un certificato SSL, indicando che la connessione tra il browser e il sito è crittografata e sicura.

Google Chrome e altri browser web hanno adottato diverse modifiche grafiche nel corso degli anni per indicare la sicurezza delle connessioni. Tutti noi ci siamo abituati a controllare in alto a sinistra per sapere se un sito fosse sicuro o meno. Bastava vedere il lucchetto verde per averne la certezza. Falsa sicurezza, si perché anche un sito truffa può avere il suo certificato che ne attesta la sicurezza! La sicurezza di essere truffati! Bel controsenso vero!

Ora però Google ha deciso di cambiare aspetto al proprio browser web non curante dell’utente poco avvezzo a questi aspetti, quindi il simbolo con il lucchetto verde non sarà più visibile.

Perché questa scelta? Perché ormai la maggior parte dei siti Internet ha deciso di utilizzare il protocollo HTTPS.
E Google vuole un browser dall’aspetto pulito e con poche scritte qua e là. Non disperiamo però se navighiamo con Chrome su un sito non sicuro ci sarà una scritta “Non sicuro” prima dell’URL. Mi domando quanti presteranno attenzione alla scritta

Se poi il sito non sicuro dovesse richiedere l’inserimento di dati la scritta si trasformerebbe da grigia in rossa. Se notassimo questa particolare scritta evitiamo di inserire informazioni di qualunque tipo.

Facciamo un passo in dietro, perché la maggior parte dei siti hanno adottato il certificato di sicurezza?
Perché se non lo hai Chrome ti blocca con “sito no sicuro” e Google premia i siti col certificato. Quindi se speri di comparire nei risultati di ricerca il certificato ci vuole anche se non chiedi nessun dato ai tuoi utenti!

Questa strategia ha aumentato la sicurezza della navigazione? Boh!
Sicuramente hanno aumentato i costi di gestione e di produzione dei siti, fino a poco tempo fa i certificati costavano centinaia di €.

Da sempre Chrome e anche i Googlebot sono in grado di rilevare la presenza di form di registrazione o di capire se un sito è uno shop, non sarebbe stato più semplice ed economico segnalare “sito non sicuro” solo in questi casi? Continuando a premiare un sito leggero e ben fatto anche senza certificato?